2 giorni a Pristina saranno più che sufficienti per farti innamorare di questa insolita meta europea che ha tanta voglia di mostrare tutta la sua bellezza. Con questo itinerario di 2 giorni a Pristina potrai finalmente scoprire la vera anima del Kosovo, una gemma incastonata nei Balcani.
Pristina è la capitale “più giovane d’Europa”, nata in seguito alla proclamazione di indipendenza del Kosovo nel 2008. Alla ricerca di una propria identità, il Kosovo è uno stato “Newborn” che cerca di lasciarsi alle spalle un passato sanguinoso grazie a una rinascita basata sul turismo e le tradizioni locali.
Con questa mappa interattiva potrai salvare l’intero itinerario sul tuo Google Maps. Clicca sul menù in alto a sinistra della mappa per la lista completa dei luoghi che andrai a visitare.
1. Giorno 1: Zona nord del centro città

Nel viaggio alla scoperta del Kosovo, il nostro itinerario ideale di 2 giorni a Pristina si concentrerà il primo giorno nella zona nord della città e il secondo in quella a sud. L’atmosfera noir tipica dei Paesi balcanici sarà uno sfondo costante in questo viaggio; inizialmente apparirà come un’ambientazione triste e malinconica, ma addentrandoti nell’anima del Kosovo scoprirai tutto il suo fascino e sarà impossibile non innamorarsene.
In questo modo avrai la possibilità di non perderti nulla di questa meta tanto improbabile quanto affascinante. Allaccia le scarpe e preparati ad avventurarti tra le strade della capitale del Kosovo: si parte!
1.1. Quartiere Vëllusha

La prima tappa dell’itinerario è uno dei quartieri più carini della città: Vëllusha. Situata nella zona centrale di Pristina, Vëllusha racchiude la vera anima del Kosovo. Qui si possono trovare bar, gioiellerie appariscenti e minimarket tipici (li riconoscerai dagli immancabili frigoriferi della Coca Cola all’esterno). Tra queste stradine strette si respira la stessa tranquillità di un borgo in collina, non sembra affatto di essere in una capitale europea! Le persone vivono una vita lenta, totalmente distante dalla frenesia tipica delle nostre città. Passeggiare per questa zona dà l’impressione di trovarsi catapultati in un altro continente.
Per il brunch abbiamo scelto Mama Mantia, un posticino super curato che serve piatti tipici della tradizione kosovara e balcanica in generale, come il burek (pasta sfoglia ripiena di carne, formaggio o spinaci), i baklava di diversi gusti (quello originale al pistacchio o la deliziosa variante al melograno) e tante altre sfiziosità. Dopo un merenda ricca di energie è il momento di spostarsi verso uno dei luoghi più caratteristici della città: il bazar.
1.2. Bazar di Pristina

Noi di Ticket2happiness amiamo visitare luoghi fuori dagli schemi e il bazar di Pristina ha superato ogni nostra aspettativa. Un groviglio incomprensibile di vie senza uscita ti accompagnano dentro uno dei posti più confusionari in cui siamo mai stati. Trovare un senso in mezzo a negozi di abbigliamento improbabili e bancarelle di frutta e verdura degne di un mercato dell’Africa centrale è davvero difficile. Tuttavia, certi luoghi attraggono più dell’ordine e della perfezione ideale.
Passeggiare nel cuore del bazar ti permette di vedere nel concreto come tante famiglie vivono e di scoprire di cosa vivono, le loro attività giornaliere e hobby – tanti signori giocavano a scacchi o a carte usando casse di legno buttate a terra – c’è vita in questo bazar. Soffermarsi solo sulle condizioni del luogo sarebbe troppo superficiale: un’occhiata approssimativa sconsiglierebbe di addentrarsi in certi posti, ma non ci siamo mai sentiti in pericolo o vogliosi di allontanarci al più presto.
Tutte le persone che abbiamo incontrato sono state cordiali con noi. Ci hanno dato il benvenuto nella loro “nuova Nazione” con la stessa gioia di un bambino che riceve un regalo per Natale. Si nota che hanno sofferto in passato. Proprio per questo è ancora più evidente come in Kosovo ci sia una volontà diffusa di sorridere, di essere felici della vita che finalmente si può iniziare a vivere. Il bazar di Pristina ci ha insegnato in poche ore una delle lezioni più belle che si possano apprendere in viaggio: al di là delle apparenze esiste un mondo tanto diverso quanto meraviglioso.
1.3. Museo Etnografico

Nei pressi del bazar si trova una chicca nascosta di Pristina: il museo etnografico della città. Qui sono conservate ancora intatte due abitazioni antiche appartenenti alle famiglie che vivevano in questa zona più di due secoli fa. Gli interni delle case sono ancora arredati secondo lo stile dell’epoca e mantengono ancora i servizi e gli utensili utilizzati al tempo per sopravvivere ai duri inverni balcanici. Ne è un esempio la stanza dedicata alla sauna, che aveva il compito di riscaldare tutta la casa tramite condotti di aerazione che raggiungevano tutte le camere.
Un altro aspetto curioso di questo museo riguarda la presenza di due stanze, ognuna di esse adibita rispettivamente alla cura del benessere della donna e dell’uomo. Arricchita di abiti originali indossati dai proprietari antichi della casa, offre un’ulteriore prospettiva sugli usi e costumi del Kosovo. Inoltre l’ingresso è gratuito, un motivo in più per inserire il museo etnografico tra le tappe consigliate da inserire nel tuo prossimo itinerario di Pristina.
2. Giorno 2: Zona sud del centro città

La seconda giornata è dedicata alla parte bassa di Pristina, dove assistiamo a un cambiamento di ambientazione. Le intricate stradine del bazar e del quartiere Vëllusha lasciano spazio a viali da passeggio più ariosi e monumenti commemorativi della storia recente del Kosovo, oltre che al centro vero e proprio della capitale. Nel corso di un giorno è possibile visitare tutti i luoghi rappresentativi, con un’unica lunga passeggiata che costeggia i punti più meritevoli dell’itinerario.
2.1. Newborn Monument

Il monumento del Newborn è un punto di interesse storico dalla grande valenza per il popolo kosovaro. Questa attrazione, diventata il marchio di Pristina, simboleggia il raggiungimento dell’indipendenza del Kosovo dalla Serbia avvenuta il 17 febbraio 2008. Tutt’ora la situazione politica in quest’area è tutto fuorché stabile: periodicamente si verificano attriti tra le forze dell’esercito serbo e quello kosovaro, specialmente al confine tra i due Stati. Nonostante questo, la situazione si è sicuramente distesa rispetto agli ultimi anni e il Newborn è segno della voglia di rinascita da parte del Kosovo dopo gli anni bui della guerra.
💡CURIOSITÀ💡:
la scritta del monumento cambia ogni anno, sia nei colori che nella sequenza delle lettere. Durante la nostra visita, infatti, non ci siamo trovati di fronte alla parola “Newborn” come ci aspettavamo, bensì “Nonewbr”, dove la B e la R finali sono l’anagramma di “Broken Republic”. All’inizio non capivamo il motivo di questa variazione, ma solo in seguito ci è stata spiegata la scelta di cambiare la disposizione delle lettere e la tonalità dei colori di anno in anno. Senza dubbio una tappa da inserire se si decide di trascorrere 2 giorni a Pristina.
2.2. National Gallery e Biblioteca Nazionale

Proprio nel centro della città svetta un edificio dalla forma tanto bizzarra quanto imponente: si tratta della National Gallery e Biblioteca Nazionale. Completamente rivestito da grate di ferro, il palazzo si presenta molto minaccioso, non diresti mai che sia un complesso adibito a mostre d’arte ed eventi culturali. Tutto attorno all’edificio si estende un parco che arriva fino alla via principale del centro e alla prossima tappa dell’itinerario: la Cattedrale di Santa Madre Teresa.
2.3. Cattedrale di Santa Madre Teresa

Questa chiesa cristiana è dedicata a Madre Teresa di Calcutta, originaria della regione dell’attuale Kosovo. Nonostante la popolazione del Kosovo sia prevalentemente di religione musulmana e ortodossa, vede in Madre Teresa un personaggio di spicco a livello internazionale e le è estremamente devota.
Ammirando le vetrate che costeggiano le pareti della chiesa, si avrà la sensazione di passeggiare in un luogo dove la storia è in costruzione. Le scene che vi sono rappresentate, infatti, traggono ispirazione da eventi di storia estremamente recenti, come l’incontro tra Papa Francesco e Papa Ratzinger, avvenuto nel 2013.
Un’altra particolarità di questa chiesa si trova sul tetto dell’edificio. Per 2.50€ si ha accesso all’ascensore che porta all’ultimo piano della chiesa, un attico all’aperto (foto in copertina) con una ringhiera di protezione da cui potersi godere il paesaggio sottostante.
La vista da qui è semplicemente mozzafiato: tutti i luoghi di interesse elencati fino a ora sono perfettamente visibili e in lontananza si nota come Pristina sia ancora una capitale in via di sviluppo, ma con un progetto ben chiaro in mente. Sono tantissime le nuove costruzioni di grattacieli ed edifici moderni, avviate per trasformare la capitale del Kosovo in una meta appetibile a livello europeo. Sullo sfondo rimane però l’anima della regione, con le colline e il paesaggio rurale che prende il sopravvento sull’area urbana.
2.4. Statua di Bill Clinton

Un’altra figura conosciuta a livello mondiale ha in qualche modo a che fare con il Kosovo. Bill Clinton – 42º presidente degli Stati Uniti d’America – la cui amministrazione appoggiò i bombardamenti Nato contro l’occupazione serba in Kosovo nel 1999, è un idolo delle masse nel Paese. Un apprezzamento così grande nei confronti delle sue scelte politiche gli è valso l’installazione di una statua – con tanto di gigantografia e bandiera degli USA – a dimostrazione dell’amore del popolo kosovaro. Sicuramente lo scorcio più kitsch che abbiamo visto nella nostra avventura in Kosovo.
2.5. Chiesa ortodossa abbandonata “Cristo il Salvatore”

Per concludere l’itinerario ideale per 2 giorni a Pristina, ti suggeriamo un luogo suggestivo e particolare, posizionato a pochi passi dalla Biblioteca Nazionale. La chiesa ortodossa di “Cristo il Salvatore” è ormai un rudere abbandonato che si erge imponente in mezzo a tanti edifici moderni. Non capiamo come una struttura del genere, che architettonicamente è davvero spettacolare, possa essere stata lasciata incompiuta. Tuttavia, rimane uno dei punti di interesse più belli di Pristina, senz’altro per l’alone di mistero che lo circonda. Proprio dal balcone della chiesa di Santa Madre Teresa è riconoscibilissima la cupola con la torre della chiesa ortodossa, e da ogni punto da cui la si osservi assume sempre un fascino unico.
Spero che questa guida dettagliata per trascorrere 2 giorni a Pristina abbia acceso in te il desiderio di visitare questa splendida Nazione che spesso rimane fuori dai radar persino dei viaggiatori più incalliti!
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